Ritorna nel centro antico di Salerno la storia rassegna del Teatro dei Barbuti, nell’omonima piazza che fu dei longobardi. “Dopo il futuro ha un cuore antico”, e “La città invisibile”, quest’anno il titolo della XIX edizione riprende ancora la frase di un poeta, questa volta di Alfonso Gatto: “Torneranno le sere”, dall’omonima lirica del maestro dell’ermetismo. La consulenza artistica del Teatro, diretto da sempre da Giuseppe Natella, è affidata a Mariano Rigillo, innamorato degli echi e delle atmosfere magiche che si respirano nelle notti di teatro sotto le stelle, nei vicoli dei Barbuti.
La nuova stagione, nell’antico slargo che fu dei longobardi, prende il via il 5 agosto alle ore 21 con “Il Berretto a sonagli” di Pirandello, per la regia di Matteo Salsano. Nei giorni a seguire si alterneranno sul palcoscenico di Largo S. Maria dei Barbuti, (non in ordine cronologico) artisti del calibro di Lello Giulivo (già noto per le interpretazioni vocali nella Gatta Cenerentola di De Simone) pronto a proporre il suo “Canto di un venditore ambulante” (6 agosto); Peppe Lanzetta con uno spettacolo tutto nuovo “Lanzetta suona sempre due volte (7 agosto); Carlo Buccirosso ed Enzo Cannavale in “Le idi di marzo”, (8 agosto) con le musiche originali di un altro talentuoso come Gigi Finizio; il cuntista siciliano Vincenzo Pirrotta che attinge al patrimonio perduto dell’oralità per raccontare “Il tesoro della zisa”, acompagnato dal vivo dal gruppo musicale Almadina (9 agosto); Poi spazio alla comicità con, direttamente da Zelig, Gabriele Cirilli (10 agosto). Non sarà da meno quanto a umorismo di matrice contemporanea l’emergente Antonello Costa (18 agosto).
Dopo la fugace apparizione dell’anno scorso per la festa-omaggio a Concetta Barra, ritorna finalmente ad esibirsi Patrizio Trampetti con un suo personale concerto dal titolo “Feste di Piazza”. (11 agosto) Dalla scuola di Gigi Proietti proviene una compagnia ormai accorsatissima come quella de I Picari in “Tutto il sesso minuto per minuto” (12 agosto). Spazio anche a talenti della risata come Gino Rivieccio in “Anfitrione” e Benedetto Casillo con “Nozze di fuoco” (rispettivamente il 13 e il 14)
Approda a Salerno anche l’erede di Giorgio Gaber, ovvero quel Pierfrancesco Poggi (22 agosto) che con “Goganga” renderà omaggio proprio al compianto autore-cantore del mondo contemporaneo. Peppe Barra si esibirà in un concerto antologico (il 21 agosto), mentre Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini proporranno un excursus nel teatro di tutti i tempi (20 agosto).
E’ affidata infine a Pippo Franco la regia di “Il gobbo delle nostre dame”, l’ultima divertente parodia dei Pandemonium (19 agosto). Le compagnie salernitane sono quelle ormai “veterane” del palcoscenico dei Barbuti: la compagnia Animazione ’90 con Gaetano Stella che proporrà Gambrinus 1900 (15 agosto) ; la Bottega S. Lazzaro con “Filumena Marturano” (17 agosto) .
Si segnala poi una produzione che parte dal salernitano per fare il giro dei teatri italiani con una attrice del calibro di Corinne Clery, è la “Casina” prodotta dal Teatro Comunale Città di Mercato S. Severino, con la regia di Nando Sessa (16 agosto).
LA NOTTE DEI BARBUTI
Dopo i riuscitissimi esperimenti degli anni precedenti, ritorna per il III anno consecutivo “La notte dei Barbuti”: al termine dello spettacolo in Largo S. Maria Barbuti, sarà possibile con lo stesso biglietto, senza un ulteriore aggravio di spesa, poter fruire di un’altra rappresentazione che inizierà alle 23.30 presso l’auditorium di S. Apollonia, sempre nel centro storico. Nell’ambito del cartellone curato da Antonello De Rosa, saranno messi in scena in notturna, diversi allestimenti di forte impronta sperimentale. A cominciare dal testo di Annibale Ruccello “Mamma”, portato in scena da Antonella De Rosa (18 agosto). Poi “Veggenze”, una scrittura scenica di Igor canto e Cristina Recupito (9 agosto) che racconta la storia di una giovane madre che compie un viaggio alla ricerca del proprio figlio scomparso. Nuova anche la storia “Rosanero” (12 agosto): presentata da Hypokrites Teatro Studio, racconta di quattro donne sospese in una atmosfera onirica tra morte e vita. Un uomo davanti al mare, questo potrebbe essere invece il sottotitolo di “Preludio – op.1 Arietta” (11 agosto), presentato da Crab Teatro e con Antonio Grimaldi. Chiuderà la rassegna de La notte dei Barbuti, una prima nazionale: Debutta a S. Apollonia “Burumbete” (22-23-24 agosto), un testo scritto dal salernitano Claudio Grattacaso appositamente per Antonello De Rosa. Una tragedia cosmica e personale che si consuma all’ombra di un vulcano, simbolo ideale di mediterraneità.
IL PREMIO MARIO PERROTTA ALLA CARRIERA
Il Premio Mario Perrotta, istituito tre anni fa dalla direzione del Teatro per conferire un riconoscimento alla carriera a personaggi che hanno dedicato tutta la loro vita al teatro ed allo spettacolo, quest’anno sarà assegnato ad un salernitano. Dopo Nando Gazzolo e Flavio Bucci, il premio sarà tributato ad Agostino Rizzo, poliedrico e conosciutissimo “one man show” del centro storico. Il premio gli sarà consegnato il 20 agosto, alla presenza del consulente artistico della rassegna, Mariano Rigillo.
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